venerdì 2 agosto 2013

Le piscine con i casseri in polistirolo

Negli ultimi anni, nella fascia più bassa del mercato, si sono diffuse piscine realizzate "con blocchi di polistirolo": la dicitura corretta sarebbe quella di piscine in calcestruzzo armato con casseri a perdere in EPS.
Infatti queste piscine sono in calcestruzzo armato e quindi devono rispettare le regole delle costruzioni in c.a.: calcoli strutturali da cui derivano spessori, armature metalliche, caratteristiche dei materiali...; molto spesso invece vengono realizzate, per risparmiare, pareti molto sottili con debolissime armature (giocando, per la resistenza strutturale, sulla contemporaneità tra reinterro e riempimento), per cui, se foste interessati a questo tipo di strutture, è Vs. diritto pretendere dal costruttore la relazione di calcolo delle opere in c.a. e i relativi adempimenti.
Altro elemento di vendita è l'isolamento termico: è indiscutibile che una parete con uno stato di EPS abbia un isolamento termico superiore ad una sprovvista ma sarebbe interessante quantificare questa differenza. Il grosso della dispersione di calore di una piscina avviene per evaporazione (notturna), da cui lo sviluppo del mercato delle coperture (di tutti i tipi), mentre il contributo delle pareti/fondo è sostanzialmente indipendente dal materiale; una prova di questo è il fatto che, tutti i programmi/fogli di calcolo di pre-dimensionamento dei sistemi di riscaldamento (Astral, Zodiac,...), non chiedono dati sulle pareti della vasca ma, piuttosto, sul vento, umidità,...
Tanto per fare un paragone intuitivo, preoccuparsi dell'isolamento delle pareti di una piscina senza copertura è come preoccuparsi di fare l'isolamento a cappotto in una casa senza tetto: diffidate di chi parla di 2-3°C in più di temperatura dell'acqua senza nessun calcolo preciso.
Un altro elemento di notevole criticità nell'utilizzo dell'EPS nelle pareti delle piscine è il fatto che non è adeguato all'utilizzo a contatto diretto con il terreno per problemi di assorbimento di acqua e, difatti, in questi casi è spesso sostituito con il polietilene estruso XPS (potete trovare in rete molta documentazione tecnica-commerciale a riguardo)
Vi sono poi altre criticità (liner presaldati, accoppiamento con scale in vetroresina,...) che fanno di questo prodotto una soluzione "economica" che, ovviamente, come sempre, vale giusto la cifra (relativamente piccola) che si è spesa per cui, non trovo corretto, che il cliente che ha scelto una struttura di questo tipo abbia poi pretese di qualità/dettagli tipiche di fasce di prezzo più alte.

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